Piazza di Cibeles, Madrid -
Kiko Flores (2018)

Il fatto di rappresentare qui un paesaggio urbano viene utilizzato come mezzo per rappresentare il linguaggio plastico all'osservatore.

Certamente è importante l'oggetto utilizzato, Madrid, il fascino della Gran Vía, Cibeles, ecc... Ma la cosa più importante è l'equilibrio che si cerca attraverso questo oggetto, per arrivare a una composizione dove "fatto" e "scarto", curve e linee rette, freddi e caldi; si completano a vicenda, conferendo all'opera una ricchezza più profonda della mera rappresentazione di una strada.

L'osservatore, osservando l'opera, scoprirà una ricerca in cui non tutto è risolto nella stessa maniera. Gli edifici, rigidi, freddi si bilanciano con alberi caldi, saturi, in un tentativo di contrapporre due linguaggi diversi. Uno di essi molto più astratto. E provocare che il ricevente non abbia tutte le informazioni inizialmente, ma che si immerga nel dipinto e lo scopra poco a poco.