Surrealismo

Il surrealismo è un movimento artistico fondato nel 1944 dallo scrittore francese André Breton, che elaborò il Manifesto surrealista. Nelle parole dell'artista stesso:

"Automatismo psichico nel suo stato puro, attraverso il quale ci si propone di esprimersi verbalmente, mediante la parola scritta o in qualsiasi altro modo, ciò che realmente accade nel pensiero."

Inizialmente si concentrava sulla letteratura, tuttavia, rapidamente la nuova tendenza si rifletté in altre attività come la filosofia, la cultura e l'arte pittorica. Anche se il manifesto originale non le contemplava, queste si stabilirono e si autodefinirono perfettamente in linea con la definizione originale di Breton.

• Salvador Dalí
• René Magritte
• Joan Miró

Il surrealismo nella pittura

In questo modo il surrealismo si adattò bene alla pittura, aiutato dall'ambiente post Prima Guerra Mondiale, dove si volevano rompere i limiti che la ragione imponeva da secoli. L'uomo era stanco di rispondere sempre agli stessi canoni di creazione, quelli che avevano sempre governato gli stili precedenti: bellezza, realismo, razionalismo, logica, illuminazione, composizione, equilibrio e colore.

Contribuì anche al successo del surrealismo il fatto che fu supportato da grandi figure del panorama artistico dell'epoca, pittori che erano molto vicini al "popolo", in senso politico e culturale, che approfittarono di questa vena che prometteva grandi rendimenti per coloro che si elevavano insieme al nuovo pensiero.

In Spagna il surrealismo presenta due figure principali, Salvador Dalí e Joan Miró. Il primo, proprietario di una tecnica impeccabile, si è guadagnato con il talento il diritto di rompere ogni tipo di regola pittorica ed essere considerato un genio. D'altra parte, Miró ha coltivato uno stile pristino, infantile e ancora più onirico se possibile. Entrambi sono considerati profondamente influenti e sono chiavi per comprendere l'arte contemporanea.

Quadri surrealisti ad olio